L'EVOLUZIONE

Per quanto difficile possa essere la vita, c’e’ sempre qualcosa che e’ possibile fare. Guardate le stelle invece dei vostri piedi.

"Stephen Hawking"

 

L'Evoluzione Video Evolut Industry 1.0 Industry 2.0 Industry 3.0 Industry 4.0

 

L'EVOLUZIONE

Quest’anno compio ventisette anni. “Beh, non sono molti”, direte voi.

Vero, in effetti se fossi un essere umano comincerei giusto ora a muovere i primi passi nel mondo degli adulti; se fossi un albero avrei davanti a me ancora innumerevoli anelli da aggiungere al mio tronco e se fossi un pianeta la mia età non rappresenterebbe altro che un soffio, una briciola infinitesimale di tutto il tempo a mia disposizione.
In realtà non sono niente di tutto questo: mi chiamo Evolut e sono un’azienda che vive a Castegnato.

E adesso ditemi sinceramente se questo non cambia la prospettiva e pone i miei ventisette anni sotto tutt’altra luce: direi che sono un traguardo di tutto rispetto, non alla portata di chiunque.
Quante cose ho imparato e come sono cresciuta! 
Nel settore di cui mi occupo, quello dell’automazione industriale, l’esperienza acquisita impianto dopo impianto ha un valore inestimabile, accompagnata dalla voglia di progettare cose sempre nuove e sviluppare software in grado di aiutare voi umani nel vostro lavoro.

Nel corso dei miei ventisette anni ho potuto toccare con mano l’evolversi della tecnologia, camminandole a fianco: mi ricordo che, quando ero piccola io, i robot rappresentavano ancora una novità, per altro guardata spesso con diffidenza e scetticismo; ora invece sono parte integrante di qualsiasi processo produttivo.

Fermatevi un attimo e guardatevi intorno, pensando al livello di sviluppo tecnologico raggiunto:ha dell’incredibile! Macchine che dialogano fra loro, robot e umani che lavorano fianco a fianco come buoni compagni di squadra…e credo che le sorprese non siano ancora finite.
Per me è sempre stato elettrizzante trovarmi nell’occhio del ciclone e partecipare in prima persona alla ricerca dell’innovazione e questa voglia di scoperta trova ora nuova linfa vitale nell’Industry 4.0, nell’ingegnerizzazione e nella standardizzazione dei processi produttivi: siamo di fronte ad un’ennesima rivoluzione industriale, ed è inutile dire che sono fiera di farne parte.

Lo so, la strada da percorrere è ancora lunga…ma il futuro non è mai stato così vicino!

Industry 1.0 
Prima rivoluzione Industriale: dalle “enclosures” alla macchina a vapore

A metà del Settecento l’Europa conosce un periodo di espansione senza precedenti che va sotto il nome di “RIVOLUZIONE INDUSTRIALE”. Tra le cause di questo fenomeno, che parte dalle Gran Bretagna e che cambia in maniera definitiva l’aspetto del mondo moderno e contemporaneo, possiamo indicare:

  • La grande espansione demografica nel corso del 700;
  • L’espansione della produzione Agricola, grazie a nuove tecniche di coltivazione quali l’agricoltura mista;
  • la diffusione del sistema delle enclosures (privatizzazione delle terre demaniali)
Industry 1.0

L’ampliamento dei mercati e dei commerci in Inghilterra e il salto produttivo registratosi negli ultimi decenni del Settecento sono la diretta conseguenza della nascita dell’Industria Moderna, che si caratterizza per l’impiego su vasta scala di macchine azionate dall’energia meccanica, per l’uso intensivo dei combustibili fossili come fonti di energia e di materiali che non si trovano in natura (come le leghe metalliche) e per la progressiva organizzazione del lavoro all’interno della fabbrica.La Gran Bretagna arriva per prima al successo industriale anche per altri motivi (mercato interno, possesso di varie colonie, rotte commerciali marittime, disponibilità di manodopera e capitali e il favorevole contesto politico) e per la diffusione di alcune innovazioni tecniche (applicate in particolar modo al settore cotoniero e a quello siderurgico) che segnano un punto di svolta nell’industrializzazione mondiale. Dal procedimento del carbon coke fino alla macchina a vapore di James Watt (1736-1819), la Rivoluzione industriale può quindi espandersi in tutta Europa.

Industry 2.0 
Seconda rivoluzione Industriale

Molti sono i fattori che contribuiscono allo scoppio del secondo boom dell'industria, tanto da poter definire nuovamente col termine "rivoluzione" il fenomeno che coinvolge i principali Stati europei ed extraeuropei. La seconda rivoluzione industriale (1870-1945) vede la fine del primato dell’Inghilterra e l’ascesa della Germania e degli Stati Uniti, si basa su due nuove forme di energia, l’elettricità e il petrolio, che sostituiscono il carbone, e crea oggetti che trasformeranno la vita quotidiana.

 

Industry 1.0

L’elettricità comincia a essere impiegata nel 1860, l’anno in cui Pacinotti inventa la dinamo, e permette l’invenzione del telefono, del fonografo e della lampadina. La svolta decisiva avviene però nel 1882 quando Edison costruisce la prima centrale elettrica, che risolverà il problema energetico dei paesi poveri di carbone, fra cui l’Italia. Le comunicazioni diventano rapidissime nel 1844, grazie al telegrafo invitato da Morse; poi la scoperta delle onde elettromagnetiche porta Marconi a inventare nel 1895 il telegrafo senza filo e successivamente la radio. Nello stesso anno Rontgen isola i raggi X. Grazie all’invenzione del motore a scoppio che utilizza la benzina derivata dal petrolio, si può realizzare, nel 1885, la prima automobile e, nel 1903, l’aeroplano. Fra le Industrie nate nella seconda metà dell’Ottocento, c’è l’Industria dell’acciaio, che permette la costruzione dei grattacieli. Altra protagonista è la chimica, che da corso alla produzione dell’alluminio, all’invenzione della dinamite, alla creazione dell’anilina e di altri coloranti. Nasce la fotografia, prima in bianco e nero, poi a colori; da essa si passa facilmente alla pellicola cinematografica: nel 1895 , infatti, i fratelli Lumiere proiettano il loro primo film.

Industry 3.0 
Terza rivoluzione Industriale

Negli anni successivi alla seconda guerra mondiale inizia la terza rivoluzione industriale. Le aree europee, a differenza delle aree statunitensi, devono affrontare seri problemi di ricostruzione postbellica e si affidano ad organismi associativi comunitari, come le Comunità Europee, antesignane dell’Unione Europea. La terza rivoluzione industriale porta alla scoperta e all’utilizzo di nuove fonti energetiche come l’atomo, già usato nelle bombe atomiche del 1945 sul Giappone, all’energia solare, del vento, prendendo spunto dai mulini, all’aumento del consumo del petrolio e all’invenzione della plastica da parte di Moplen. Oltre a tutto questo, si crea la I.A., cioè l’intelligenza artificiale assemblata ai robot. L’innovazione tecnologica fu la conseguenza della terza rivoluzione, che può essere riassunta nei seguenti punti salienti:

Industry 1.0
  • Con la nascita dei computer si propaga internet, una rete informatica ideata nel 1969 da un gruppo di scienziati e ricercatori americani, i quali elaborano un circuito di comunicazioni per fini militari.
    Nel 1985 Internet si trasformò in un servizio di massa;
  • L’avvento dell’informatica;
  • L’invenzione dei robot è una conseguenza dell’informatica, con cui si comandano;
  • La prima navicella spaziale viene costruita dagli americani e parte nel 1969 per approdare sulla Luna. Vengono mandati nello spazio anche tantissimi satelliti: lo Sputnik sovietico, nel 1957, e dopo avrà inizio l’invio nello spazio di satelliti con funzioni scientifiche e civili anziché militari; nel 1960 gli Stati Uniti lanciano il primo satellite meteorologico. L’uso dei satelliti, risolve il problema delle telecomunicazioni;
  • L’uso dell’energia atomica per usi energetici, a svantaggio del petrolio;
  • L’allargamento del mercato che porta alla cosiddetta globalizzazione e la nascita delle multinazionali.(in Italia il concetto di multinazionale viene applicato a FIAT e Olivetti).

 

Industry 4.0 
Quarta rivoluzione Industriale

IIl termine Industria 4.0 (o Industry 4.0) indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti. L’industria 4.0 passa per il concetto di smart factory che si compone di 3 parti:

  • Smart production:

    nuove tecnologie produttive che creano collaborazione tra tutti gli elementi presenti nella produzione ovvero collaborazione tra operatore, macchine e strumenti.
  • Smart services:

    tutte le “infrastrutture informatiche” e tecniche che permettono di integrare i sistemi; ma anche tutte le strutture che permettono, in modo collaborativo, di integrare le aziende (fornitore – cliente) tra loro e con le strutture esterne (strade, hub, gestione dei rifiuti, ecc.)
  • Smart energy:

    tutto questo sempre con un occhio attento ai consumi energetici, creando sistemi più performanti e riducendo gli sprechi di energia secondo i paradigmi tipici dell'Energia sostenibile.
Industry 1.0

Da uno studio di Boston Consulting emerge che la quarta rivoluzione industriale si centra sull’adozione di alcune tecnologie definite abilitanti; alcune di queste sono “vecchie” conoscenze, concetti già presenti ma che non hanno mai sfondato il muro della divisione tra ricerca applicata e sistemi di produzione veri e propri; oggi, invece, grazie all’interconnessione e alla collaborazione tra sistemi, il panorama del mercato globale sta cambiando portando alla customizzazione di massa, diventando di interesse per l'intero settore manifatturiero. Le 9 tecnologie abilitanti definite da Boston Consulting sono:

  • Advanced manufacturing solution:

    sistemi avanzati di produzione, ovvero sistemi interconnessi e modulari che permettono flessibilità e performance. In queste tecnologie rientrano i sistemi di movimentazione dei materiali automatici e la robotica avanzata, che oggi entra sul mercato con i robot collaborativi o cobot.
  • Additive manufacturing:

    sistemi di produzione additiva che aumentano l'efficienza dell’uso dei materiali.
  • Augmented reality:

    sistemi di visione con realtà aumentata per guidare meglio gli operatori nello svolgimento delle attività quotidiane.
  • Simulation:

    simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi.
  • Horizontal e vertical integration:

    integrazione e scambio di informazioni in orizzontale e in verticale, tra tutti gli attori del processo produttivo.
  • Industrial internet:

    comunicazione tra elementi della produzione, non solo all’interno dell'azienda, ma anche all’esterno grazie all'utilizzo di internet.
  • Cloud:

    implementazione di tutte le tecnologie cloud come lo storage online delle informazioni, l’uso del cloud computing, e di servizi esterni di analisi dati, ecc. Nel Cloud sono contemplate anche le tecniche di gestione di grandissime quantità di dati attraverso sistemi aperti.
  • Cyber-security:

    l’aumento delle interconnessioni interne ed esterne aprono la porta a tutta la tematica della sicurezza delle informazioni e dei sistemi che non devono essere alterati dall’esterno.
  • Big Data Analytics:

    tecniche di gestione di grandissime quantità di dati attraverso sistemi aperti che permettono previsioni o predizioni.

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